Intervista esclusiva a MAX BUNKER per il Blog Gambero: PETRA, ALAN FORD e il futuro del FUMETTO ITALIANO (2024)🇮🇹

Intervista esclusiva a Max Bunker per il Blog Gambero: Petra, Alan Ford e il futuro del fumetto italiano

Nel panorama del fumetto italiano, pochi nomi hanno lasciato un'impronta indelebile come quello di Max Bunker, creatore di Alan Ford e di uno degli universi narrativi più iconici del nostro Paese. Con la sua satira tagliente, i personaggi leggendari e uno stile unico, Alan Ford ha conquistato generazioni di lettori, mantenendo una base di fan fedele anche in tempi di declino delle vendite. In questa intervista esclusiva, Max Bunker ci svela gli ultimi sviluppi di Petra, il misterioso progetto su cui si sta lavorando, e le sfide che il fumetto italiano sta affrontando nel 2024.

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Gambero: Max, è un piacere parlarti. Partiamo da Petra: dopo mesi di attesa e numerosi accenni, ci sono novità? I fan si chiedono: Petra è davvero un progetto concreto o si trattava di una trovata pubblicitaria?

Max Bunker: (ride) Capisco la curiosità! Petra non è affatto una trovata pubblicitaria, è un progetto a cui tengo molto. Stiamo ancora lavorando sopra, con calma e attenzione. Non voglio fare annunci che poi non posso mantenere, ma posso dirti che stiamo preparando una testata seria, con una storia forte e una struttura che si distacca da Alan Ford, pur mantenendo quella satira che caratterizza l'universo che ho creato. Non sarà una sorpresa casuale, ma una creazione che ha bisogno di tempo per essere realizzata come si deve. Quindi, la risposta è: sì, Petra arriverà, ma ci vuole ancora un po' di tempo.


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Gambero: Quindi, possiamo dire che Petra sarà una testata separata da Alan Ford? Quali connessioni ci saranno tra i due universi, se ce ne saranno?

Max Bunker: Esattamente, Petra sarà un progetto separato, ma in qualche modo Alan Ford e Petra si intrecciano. Non parliamo di crossover, ma ci saranno delle connessioni tra i personaggi e gli scenari. Il mondo di Alan Ford è grande, e alcuni personaggi potrebbero comparire in entrambe le testate. Ma Petra avrà una sua identità precisa. È una scelta narrativa che mi permette di esplorare tematiche nuove, con uno stile che pur essendo affine a quello di Alan Ford si adatterà meglio alle dinamiche moderne.


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Gambero: Il fumetto di Alan Ford ha sempre avuto una forte componente satirica. In Petra, come affronterai la satira sociale e politica?

Max Bunker: La satira sarà sempre al centro di quello che scrivo, ma Petra affronterà un mondo molto più contemporaneo rispetto ad Alan Ford. Le dinamiche politiche, economiche e sociali di oggi sono completamente diverse da quelle degli anni '70 e '80, e Petra avrà il compito di trattare questi temi in modo ancora più diretto. Mi piace l’idea di confrontarmi con le problematiche attuali, ma sempre con un tocco ironico e critico. La satira è l'arma che ci permette di analizzare senza filtri la realtà, e Petra non sarà diversa da Alan Ford in questo: sarà solo un po' più "in linea" con i tempi che viviamo.


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Gambero: Parlando di Alan Ford, negli ultimi anni abbiamo visto calare le vendite in Italia, ma ci sono dei paesi, come la Croazia, la Slovenia e la Serbia, dove il fumetto ha ottenuto numeri superiori rispetto all'Italia. Cosa ne pensi di questo?

Max Bunker: (sorride) È curioso, ma allo stesso tempo molto affascinante. La verità è che non ci aspettavamo che Alan Ford potesse avere un così grande seguito fuori dall'Italia. Quando abbiamo visto che in Croazia, Slovenia e Serbia le vendite erano più alte, è stata una sorpresa, ma anche una conferma che il nostro lavoro aveva un impatto più ampio di quanto pensassimo. Probabilmente, il tipo di umorismo che proponiamo ha trovato un terreno fertile in quelle regioni, dove la tradizione fumettistica e il gusto per la satira politica sono molto radicati. È un segno che, nonostante le difficoltà del mercato italiano, Alan Ford ha trovato un pubblico internazionale che lo apprezza per le stesse ragioni che lo hanno reso famoso in Italia: la critica sociale, l’ironia, e il senso di ribellione che riesce a trasmettere.


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Gambero: Un'ultima domanda, Max. Abbiamo sentito parlare più volte di un possibile adattamento cinematografico di Alan Ford. Ma possiamo davvero aspettarci un film basato sul fumetto?

Max Bunker: (ride amaramente) Mai e poi mai. Onestamente, non credo che Alan Ford possa diventare un film. Non per come lo concepiamo noi. Il nostro mondo è fatto di ironia, di satira, di una visione del mondo che non si adatta ai tempi del cinema mainstream. Alan Ford funziona come fumetto, con la sua capacità di essere dissacrante e sopra le righe. Un film lo limiterebbe, e non è quello che voglio. Forse ci sono persone che hanno pensato a un adattamento, ma per me rimane solo un'idea che non mi interessa più di tanto. Il fumetto è il nostro linguaggio, il nostro spazio. E lì rimarrà.


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Gambero: Max, ti ringrazio per questa chiacchierata. È stato un onore poter approfondire questi temi con te.

Max Bunker: (sorride) Complimenti a te! A 18 anni, avere un interesse così forte per il fumetto è davvero raro nell'odierna epica, ed è qualcosa che apprezzo molto. Il fumetto ha bisogno di giovani come te, che non solo lo leggono, ma che lo amano e lo vivono. Continua su questa strada, hai un grande futuro davanti!


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Intervista a cura di Niccolò Gamberini

Commenti

  1. Non sapevo di poter commentare..

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  2. sui disegnatori e sceneggiatori che dice Max Bunker?

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  3. Ma purtroppo, l'ironia, con la I maiuscola, in Alan Ford, io la ricordo solo quando lo disegnava Magnus, quslcosa dopo, ma poca roba non certo negli ultimi 10/15 anno

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  4. Era ora che Max Bunker desse notizie. Il nostro pezzo sull'argomento: https://comixarchive1.blogspot.com/2024/11/bunker-parla-per-la-prima-volta-di.html

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